Milano, sciopero di 24 ore di tutti i mezzi Atm: venerdì si fermano metro, bus e tram, gli orariVenerdì 27 settembre si annuncia una giornata nera per i pendolari meneghini. Tutti i dettagli
L'agitazione, che rischia di paralizzare completamente la circolazione di bus, tram e metropolitane, è stata proclamata da Confederazione unitaria di Base trasporti, Cub trasporti, e dall'organizzazione sindacale Sol Cobas.
SCIOPERO MEZZI ATM A MILANO, GLI ORARIA restare fermi, ha informato la stessa Atm sul proprio sito ufficiale, potranno essere tutti i mezzi di superficie e tutti i treni delle quattro linee metropolitane.
"L’agitazione del personale viaggiante e di esercizio sia di superficie sia della metropolitana - ha chiaro l'azienda di Foro Bonaparte - è prevista dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio".
Quindi i mezzi dovrebbero essere in funzione soltanto da inizio servizio alle 8.45 e tra le 15 e le 18.
SCIOPERO NET, GLI ORARIRischio stop anche per gli autobus di Net, che rientra nel gruppo Atm e che serve l'area a nord est della provincia di Milano e la città di Monza.
"Per le linee gestite da Net, Nord Est Trasporti, - ha reso noto la società - l’agitazione è prevista nella Città di Monza dalle ore 9 alle 11,50 e dalle 14,50 al termine del servizio per il Servizio Urbano. Per il Servizio Extra Urbano l’agitazione è prevista dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio".
SCIOPERO MEZZI, I MOTIVI DELLA PROTESTAÈ stata proprio Atm a chiarire i motivi che hanno spinto le due sigle sindacali a proclamare una giornata di lotta e protesta.
Entrambe le sigle hanno indicato le seguenti motivazioni: “Contro la liberalizzazione e la privatizzazione del Tpl, contro le gare di appalto e per l’affidamento diretto in house dei servizi di trasporto pubblico locale”.
Inoltre, la Cub Trasporti ha detto no anche alla "quotazione in borsa e la vendita delle azioni del Gruppo Atm", mentre Sol Cobas ha posto l'accento sul "mantenimento dei livelli occupazionali e salariali, ovvero per un adeguamento salariale in linea con i livelli europei”, chiedendo “un maggiore sviluppo e investimenti nell’ottica di maggiore efficienza" e dicendo no "all’adeguamento del sistema tariffario”.